Autotrasporto: numeri e proposte di Assotir.
A roma, nelle giornate del 7 e 8 giugno, si è tenuto il 2° Congresso Nazionale di Transfrigoroute Italia Assotir, il cui leitmotive è stato l’attuale crisi recessiva globale e le condizioni del comparto autotrasporto. Dal Congresso è emerso che il settore trasporto e logistica è uno dei più colpiti dalla recessione ma che, rappresentando il 7% del Pil italiano, è anche uno dei più strategici per il rilancio dell’economia nazionale. Una delle importanti conclusioni dell’assemblea è, quindi, la necessità di promuovere azioni da parte dello stato e delle istituzioni per dare vigore ad un settore in affanno.
Il Prof. Rocco Giordano, Docente di Economia dei Trasporti all’Università di Salerno, ha invitato le istituzioni a considerare maggiormente il settore, presentando i dati di un suo studio.
I numeri sono spaventosi: negli ultimi 15 mesi sono state chiuse 7 mila aziende di autotrasporto, mentre altre 2.000 sono in situazione fallimentare o prefallimentare. La vendita dei veicoli pesanti ha subito, negli ultimi dodici mesi, un calo del 28%.
Tra le proposte emerse per il rilancio del comparto vi è la necessità di unire le forze delle Associazioni e le rappresentanze della categoria, con l’obiettivo di creare un “soggetto unitario dell’autotrasporto italiano”, promuovendo la ricerca di un coinvolgimento effettivo della categoria nelle decisioni, dall’adesione ad una determinata associazione alla scelta dei propri rappresentanti.
Nel suo intervento, Claudio Donati, il segretario generale di Assotir, ha parlato della tragicità della congiuntura economica in cui si trova il comparto, sollevando argomenti cruciali come il tema della concorrenza estera, che si giova di costi assai inferiori del gasolio, (-l 33%), per la gestione del personale, (-30%), e per le spese generali (-30%), rispetto all’Italia. La questione è stata presentata come la più difficile su cui costruire un consenso condiviso tra imprese e lavoratori.
Donati conferma il rifiuto di qualsiasi procedura che possa minare la garanzia dei costi minimi di sicurezza. L’eliminazione delle “parti inapplicate o inapplicabili” dall’articolo 83, il rispetto dei costi minimi solo per i contratti verbali, l’inserimento di “nuovi stringenti elementi nel contratto scritto”, annunciati dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, sono considerate da Assotir strategie impraticabili.
Una delle conclusioni dell’assemblea è il varo del “SISTEMA ASSOTIR” che rappresenta la risposta, sul piano dell’assistenza e dei servizi, alle richieste dei trasportatori. Il piano prevede la messa a sistema di tutte le strutture societarie di servizi e la promozione della tutela delle imprese.
L’assemblea, infine, definisce l’attuale recessione economica una crisi di tipo strutturale, ovvero causata dall’inadeguatezza della struttura e delle strategie del sistema economico nazionale che gli hanno impedito di competere con i mercati esteri. Ad essa si sovrappone la crisi, altrettanto strutturale, del settore dell’autotrasporto dovuta alla eccessiva frammentazione dell’offerta, che indebolisce la capacità contrattuale delle aziende, penalizzando la loro redditività a vantaggio dell’intermediazione. Quest’ultima, data la sua incisività sui cosi, è stata denunciata come uno dei problemi più dannosi del settore.