Battaglia di Natale di Coldiretti: la protesta continua
Prosegue la mobilitazione in difesa del Made in Italy di Coldiretti: ieri svariati tir carichi di latte sono stati fermati al presidio del Brennero. Il tir più grande era diretto ad Andria, la patria della burrata italiana, e conteneva 26mila tonnellate di latte proveniente dal Nord Europa. Gli altri carichi erano di cacao destinato ad una struttura della grande distribuzione estera di Molfetta, cagliate e grano.
Oggi migliaia di allevatori hanno portato i propri maiali a Roma davanti al Parlamento, chiedendo alle Istituzioni di “adottarli”, allo scopo di salvare gli allevamenti italiani, dopo che solo nell’ultimo anno 615mila maiali sono scomparsi dal territorio nazionale a causa delle importazioni dall’estero. Insieme ai maiali in Parlamento sono stati portati anche anche i prodotti agroalimentari sequestrati al Brennero.
La manifestazione ha avuto inizio ieri mattina, al valico con l’Austria: migliaia di agricoltori e allevatori provenienti da tutta Italia si sono riuniti e hanno bloccato il passaggio dei tir alla frontiera allo scopo di “smascherare il finto Made in Italy diretto sulle tavole in vista del Natale”, all’insaputa dei consumatori. A puntare il dito contro le contraffazioni e le importazioni di prodotti Made in Italy che hanno causato il fallimento di migliaia di aziende italiane e mandato a casa altrettanti lavoratori, c’era anche il Ministro dell’Agricoltura De Girolamo.
La mobilitazione è stata promossa da Coldiretti in difesa dell’economia e del lavoro nelle campagne dalle importazioni estere di bassa qualità siglate IT. L’obiettivo dell’assedio è sollecitare le Istituzioni ad applicare la normativa nazionale e comunitaria che prescrive l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza dei prodotti agroalimentari e di rendere pubblici i dati sulle importazioni e sui controlli riguardanti l’origine dei prodotti, che sono disponibili presso il Ministero della Salute, il Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali e l’Agenzia delle Dogane.
Il Presidente della regione Puglia Nichi Vendola ha approvato in Giunta una delibera di sostegno alla protesta di Coldiretti, concernente l’obbligo dei dati di origine dei prodotti agroalimentari in etichetta. Prima di arrivare sulle nostre tavole i prodotti agroalimentari percorrono vie non affatto lineari e trasparenti. Nei camion assediati dai manifestanti venivano trasportati carichi di grano cecoslovacco, fiori olandesi, semilavorati di suino tedesco: tutto rigorosamente etichettato Made in Italy. Dunque la “battaglia di Natale”, come è stata soprannominata la protesta, è una mobilitazione in difesa dell’economia nazionale, perchè le importazioni danneggiano il reddito delle imprese agricole italiane, e dei consumatori perchè abbiamo il diritto di sapere cosa acquistiamo e mangiamo.
ricordo che, anni fa, arrivavano alla dogana di Novara moltissimi TIR dai paesi dell’Est pieni di cosce di maiale destinate ai consorzi più prestigiosi del prosciutto crudo.
Il prodotto veniva definito ‘italiano DOP’ e nessun allevatore consorziato/produttore se ne lamentava……………
Qual’è secondo lei la motivazione? Probabilmente la crisi che imperversa rende tragica una situazione che in passato veniva tollerata?