Dakar 2015 e gli sfortunati Iveco di De Rooy
Il team Iveco alla Dakar
Dakar 2015, la 37esima edizione del rally raid più avvincente e difficile tra le competizioni mondiali, ha preso il via Domenica 4 gennaio a Buenos Aires. La battaglia si combatte tra auto, moto, camion e quad. Il percorso circolare, di oltre 9 mila kilometri, per la precisione 8.159 per i camion, attraversa 3 stati: Argentina, Bolivia e Cile.
Alla gara Dakar dei camion, partecipano 63 equipaggi che fanno parte di ben 11 marchi: Iveco, Kamaz, Renault Truck, Man, Tatra, Ginaf, Hino, Daf, Liaz, Mercedes e Maz.I numeri parlano chiaro si tratta di una competizione grandiosa, che al momento è dominata dai piloti Kamaz, che combattono per portare a casa la vittoria. Il team Iveco Dakar 2015 ha condotto delle gare brillanti, ma finora non è stato abbastanza per battere i campioni russi.
Iveco partecipa alla Dakar 2015 come fornitore di veicoli, motori e ricambi e come sponsor ufficiale del Team Petronas De Rooy Iveco. Il pilota olandese Gerard De Rooy gareggia a bordo di un Iveco PowerStar in versione sleeper cab. Alla guida di un secondo Iveco Powerstar c’è il pilota olandese Hans Stacey. Il terzo veicolo, un Iveco Trakker Evolution 3, in versione day cab, è invece guidato dal pilota spagnolo Pep Vila. Altri sei Trakker, con la funzione di supporto e assistenza durante la competizione, completano lo schieramento: un Trakker 8×8, un 4×4 e quattro 6×6.
I mezzi utilizzati dai tre equipaggi Iveco in gara alla Dakar sono davvero dei portenti. Il Trakker è la derivazione off-road del veicolo da cantiere della gamma off-road: il veicolo Iveco, del peso di 9.3 tonnellate è in grado di operare su terreni impervi e sconnessi, come quelli che si presenteranno ai piloti in Sudamerica, offrendo la garanzia dei motori Cursor di FPT Industrial, delle “bestie” 6 cilindri 24 valvole e 12.900 cc in grado di erogare oltre 900 cavalli. La principale caratteristica del mezzo Iveco è la robustezza: ogni singolo componente, a partire dal telaio in acciaio ad alto limite di snervamento, garantisce performance anche nelle prove più impegnative ed è stato progettato per lavorare in tutte le condizioni climatiche e su tutti i tipi di terreno garantendo comunque confort grazie ai tre sedili da rally con cinture di sicurezza e un roll-bar di protezione nell’abitacolo. Il Powerstar è un bisonte lungo 7 metri e di 9.7 tonnellate di peso equipaggiato con un motore 6 cilindri da 840 cv con una coppia di 3600 Nm disponibile a 1200 giri/minuto.
Le gare si sono svolte in 9 tappe che hanno registrato un’unica vittoria del team Iveco nella prima gara speciale, da parte del pilota dell’Iveco Powerstar Torpedo, Hans Stacey. Per quel che riguarda la classifica generale, dopo 11 giorni di gare e 10 tappe, Hans Stacey, è rientrato nei primi dieci con una bellissima rimonta che testimonia la qualità di un protagonista particolarmente sfortunato quest’anno, mentre Gerard De Rooy si è posizionato al 10° posto grazie ad una scalata vertiginosa che lo ha visto salire dal 21°.
A partire dalla seconda tappa, che è stata una gara molto appassionante e ha visto il percorso dei mezzi pesanti differenziarsi per tratto di percorrenza rispetto ad auto e moto, abbiamo assistito all’instaurarsi di un monopolio di Kamaz inaugurato dal russo Eduard Nikolaev che ha portato il camion Kamaz alla prima vittoria. Ma a dare un netto scrollone alla classifica, fino a quel momento ancora controllata da Hans Stacey con l’Iveco PowerStar è stato il giovane Airat Mardeev, vincitore della terza tappa. Da quel momento in poi la gara si è svolta tra i Kamaz che si sono dati battaglia anche nell’ultima prova svolta, la decima prova speciale, che ha portato i “bisonti” fino al Paso de l’Acay, a quasi 5 mila metri, per poi scendere in Argentina e tornare a salire a Salta a quota 4 mila.
Ora dopo nove tappe faticose attendiamo le ultime tre, che riporteranno i bestioni a Buones Aires dopo un percorso che li ha visti attraversare per ben quattro volte la cordigliera andina e affrontare una tappa marathon che ha lasciato i camion al bivacco senza alcuna assistenza, se non quella fornita dal proprio equipaggio o da altri concorrenti. Ad attenderli c’è ancora la tappa più lunga di tutta la competizione 2015, la 12esima, da Termas de Rio Hondo a Rosario, di oltre 1000 chilometri, 1.024 per la precisione! La gara è ancora tutta da decidersi: forza Iveco!