Meccatronico: nuova professione, vecchie competenze.
La figura del meccatronico ha sollevato molti dubbi e perplessità all’interno delle officine; a molti sembra più una figura mitologica che una nuova professione. In realtà non è né un personaggio leggendario né un nuovo mestiere, ma una commistione di due competenze secolari incarnate dal meccanico e dall’elettrauto.
In sostanza, la nuova norma ha eliminato la distinzione tra queste due professioni, fondendo le due branche e dando vita ad un nuovo profilo professionale. Così i registri di attività dell’autoriparazione sono diventati tre: meccatronica, carrozzeria e gommista.
Il blocco delle iscrizioni di nuove imprese nel settore dell’autoriparazione è stato il primo effetto del cambiamento e della scarsa chiarezza delle informazioni pervenute agli operatori. Le perplessità sono sorte soprattutto nei riguardi della modalità di apertura di una nuova officina e del registro al quale iscriversi, qualora non si fosse già in possesso della qualifica di meccatronico, nonchè dei requisiti per ottenere tale qualifica.
Vista la confusione, il Ministero dello Sviluppo Economico ha inviato una circolare (n. 3659) allo scopo di sciogliere i dubbi emersi, rispondendo agli interrogativi sollevati a livello nazionale da CNA/Autoriparazione, accogliendone osservazioni e proposte operative.
La circolare ha chiarito che per ottenere la qualifica è sufficiente aver maturato esperienza e considerando che, da anni, gli autoriparatori hanno a che fare sia con la parte meccanica sia con la parte elettrica-elettronica, la maggior parte di loro sono già di fatto “meccatronici” e devono quindi semplicemente iscriversi al registro. Per esempio, se un operatore ha esperienza su sistemi complessi quali impianti di iniezione elettronica, ABS, ESP, climatizzatori, impianti di raffreddamento non tradizionali, cambi automatici e sequenziali, centraline elettroniche ecc., è considerato in possesso dell’esperienza necessaria per lo svolgimento dell’attività meccatronica.
Ciò che è necessario comprovare è che il responsabile tecnico, sia egli meccanico o elettrauto, abbia operato per tre anni negli ultimi cinque anni anche su determinate componenti che sono a “cavallo” tra meccanica-motoristica ed elettrauto come, ad esempio, le centraline. E’ possibile dimostrare tale esperienza esibendo fatture da cui risulti lo svolgimento di tali lavori o tramite dichiarazione sostitutiva di notorietà resa dal titolare/legale rappresentante.
Le imprese già in attività possono iscriversi direttamente nella sezione “Meccatronica” senza la necessità che il proprio titolare o il proprio tecnico frequentino corsi integrativi, ma semplicemente documentando l’esperienza qualificata effettiva, entro i 5 anni della fase transitoria prevista dalla legge. Nel caso l’officina sià già iscritta sia al registro Meccanica che al registro Elettrauto, viene direttamente iscritta d’ufficio nella nuova sezione Meccatronica.
Qualora non sia dimostrabile un’esperienza pregressa nei settori motoristico e elettrico-elettronico il responsabile tecnico dovrà frequentare un corso di formazione abilitante.
Per quanto riguarda l’apertura di nuove officine, finchè non verranno attivate le prime sessioni dei corsi di formazione per meccatronici le nuove attività potranno avvalersi di un responsabile tecnico abilitato secondo la previgente disciplina (quindi, meccanico o elettrauto), entro i 5 anni di transizione. Le attività delle neo-officine dovranno poi essere limitate a uno solo dei due diversi settori, impegnandosi ad estendere l’abilitazione del titolare/tecnico all’intero settore della meccatronica, frequentando i corsi di formazione o attraverso una formazione specifica, che consenta loro di colmare le lacune. Questo dovrà avvenire, necessariamente, entro un termine più breve dei 5 anni.
Secondo il parere di chi scrive l’iniziativa potrebbe avere dei risvolti positivi per il mercato dell’autoriparazione, in quanto pone un freno alla frammentarietà tipica del settore nel nostro Paese, che costituisce un suo un grave limite, operando un taglio alla miriade di attività presenti sul territorio nazionale e venendo in soccorso soprattutto alla categoria degli elettrauti, categoria che nell’ultimo anno ha registrato il calo maggiore.
Infatti, secondo i dati forniti da uno studio compiuto dall’Osservatorio Autopromotec, nel 2012 il mercat0 avrebbe registrato, rispetto al 2011, una crescita, la quale deriverebbe da piccoli incrementi del numero dei meccanici (+1,9%), di quello dei gommisti (+1,2%), di quello delle officine dei concessionari (+0,5%), con una sostanziale stazionarieta’ del numero dei carrozzieri, mentre l’unica in calo era quella degli elettrauto (-0,9%).