Abbattere i costi: prezzi gasolio e abitudini di guida
Un confronto dei prezzi gasolio in Europa e qualche consiglio per adeguare le consuetudini di guida ai motori moderni
Tra i fattori che incidono maggiormente sui costi di gestione delle aziende di trasporto ve ne sono due fondamentali: dove e come si acquista il gasolio e l’autista. In considerazione del fattore gasolio quale elemento di incidenza rilevante in una politica volta alla riduzione dei costi di gestione delle flotte, pensiamo che le strategie da porre in essere per raggiungere il risparmio debbano necessariamente passare attraverso uno studio attento dei prezzi del gasolio, tanto in Italia quanto e, forse in misura maggiore, in Europa. In questo articolo, vogliamo peraltro sfatare alcuni miti che riguardano, invece, le pratiche di guida messe in atto per risparmiare carburante le quali, stando ai cambiamenti impressi ai veicoli dai motori di nuova generazione, vanno necessariamente riviste e sostituite da nuove abitudini.
Il corretto acquisto del gasolio è fondamentale per abbattere i costi. Al tradizionale consumo che si usa parametrare 33 litri/100 km (sulla tradizionale base di calcolo di 120 mila km /anno) ogni centesimo netto di risparmio al litro produce una differenza annuale di 396 euro.
Vi sono vari metodi che consentono di risparmiare sul carburante: il distributore interno, ma vale solo se fa distribuzione e si gravita sullo stesso punto, le tessere delle compagnie, quelle delle società dei servizi, la tessera del FAI Service e c’è la questione dell’acquisto del gasolio all’estero. A volte può addirittura convenire variare le rotte per acquistare in paesi o zone dove i prezzi del gasolio sono particolarmente convenienti. E considerando che a Luglio il prezzo alla pompa del gasolio venduto in Italia è il più alto nell’area dell’euro, il fatto che sia conveniente fare rifornimento all’estero è quantomai un dato certo.
In alcuni paesi dove spesso passano camion italiani i prezzi del gasolio sono assai più convenienti per esempio Austria 1,320; Spagna 1,322; Germania 1,401; Francia 1,451. È evidente come nelle rotte verso Ovest rabboccare in Austria o in Germania sia estremamente conveniente. Se si considera che un camion con una capienza di 500 litri facendo il pieno in Austria risparmierebbe 152,00 euro, qualsiasi commento diventa superfluo.
D’altronde, è indubbio che le abitudini di guida siano estremamente rilevanti nel consumo di carburante e nonostante ci abbiano abituati e credere il contrario, con i cambi automatizzati e i sistemi di programmazione della velocità, è più facile consumare.
Semplici consuetudini da attuare alla guida, come l’uso della messa in folle, l’uso delle corrette scalate per tempo, o semplicemente alzare il piede al momento giusto possono incidere in maniera rilevante sulla riduzione del consumo di carburante.
Vi sono poi degli accorgimenti diffusamente praticati, ma basati su credenze facilmente smentibili. Ad esempio, non ha senso lasciare il motore acceso mentre si compilano o consegnano documenti, perchè l’energia spesa in più per l’avviamento si recupera al massimo con 15 secondi di sosta a motore spento. Allo stesso modo le pratiche di accensione con il classico riscaldamento di 15-20 minuti sono a dir poco obsolete con i motori di nuova generazione. I motori moderni hanno un consumo così basso al minimo che, nella pratica, non si scalderanno mai se fa freddo, la produzione di calore non è sufficiente a scaldare una tonnellata di metallo e circa 100 litri di liquidi. La strategia migliore è quella di accendere, attendere un tempo breve (tipicamente il tempo di controllo visivo del veicolo: 1-2 minuti) e partire senza forzare le prestazioni fino a che il motore non raggiunga la temperatura di esercizio. In marcia questo avviene sempre in meno di 10 minuti, a meno che le condizioni ambientali non siano rigidissime.
Occorre educarsi anche ad una diversa gestione del cambio poiché i motori Euro 6 hanno cambiato le curve di coppia: oggi meno si cambia meno si consuma! Si può viaggiare in pianura a 60 Km/h in 12° marcia anche a 950 giri, o anche meno, dipende dalla riduzione finale. Non è difficile risparmiare il 10%, a volte si arriva, soprattutto in chi effettua distribuzione, a valori più elevati, senza modificare la velocità media. Su percorrenze ordinarie si tratta di cifre intorno ai 4-5 mila euro.
Senza dubbio esistono numerosi altri elementi che le aziende di trasporto devono tenere in considerazione nell’ottica di minimizzare i costi di gestione. Si tratta di accorgimenti banali ma non per questo meno significanti: il tensionamento del telone o il corretto posizionamento del semirimorchio, la tipologia degli pneumatici, loro pressione, tipo di assali…
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