Ricambi veicoli industriali: definizioni e differenze tipologiche
Si sente parlare di ricambi veicoli industriali originali, di concorrenza, equivalenti, alternativi, ecc. Quando un autotrasportatore ha necessità di sostituire i ricambi del suo veicolo si ritrova ad avere a che fare con una materia in cui dilaga la confusione, in cui a far da padrone è l’ambiguità delle definizioni, sui cui spesso i commercianti ‘marciano’.
Allo scopo di dare manforte agli autotrasportatori, vogliamo fare chiarezza riguardo le varie tipologie di ricambi veicoli industriali spiegando le differenze tra i diversi tipi:
- ricambi originali: si tratta di componenti prodotti dalle case di veicoliindustriali o dai fornitori omologati al primo impianto, commercializzati con il marchio della casa madre;
- ricambi equivalenti o aftermarket: sono ricambi prodotti e commercializzati da fornitori omologati al primo impianto che vengono distribuiti con il suo marchio. Nella maggior parte dei casi si tratta degli stessi ricambi forniti di primo impianto ai produttori di veicoli industriali;
- ricambi alternativi: sono realizzati da produttori che non riforniscono la case madri che producono i veicoli, la qualità è la medesima dei ricambi originali ma non vengono realizzate con le stesse specifiche tecniche e gli standard di produzione della casa;
- ricambi usati: provengono da veicoli industriali in demolizione. La legge prescrive che i ricambi si possono re-immettere nel mercato solo se vengano smontati da camion sottoposti a revisione;
- ricambi rigenerati: si tratta di ricambi riportati agli stessi livelli prestazionali degli originali dalla casa madre o dai fornitori di primo impianto attraverso un processo che attraversa varie fasi (smontaggio, pulitura, sostituzione, controlli di efficienza, qualità, ecc.);
- ricambi lowcost: sono spesso ricambi contraffatti, prodotti nei paesi asiatici, simili all’originale ma del tutto illegali, perché prodotti con materie di bassa qualità e non rispettano gli standard produttivi richiesti.
Il Regolamento CE 1400/2002, conosciuto anche come Decreto Monti, ha tentato di mettere ordine nel settore aftermarket e di favorire il principio della libera concorrenza in termini di assistenza e ricambi, permettendo ad automobilisti e camionisti di valutare alternative diverse.
Il cambiamento più importante veicolato dal regolamento, oltre all’abolizione dell’obbligo di effettuare tagliandi e riparazioni presso un concessionario ufficiale per mantenere la garanzia del veicolo, è la possibilità di rivolgersi anche a riparatori indipendenti a patto che utilizzino ricambi di qualità equivalente all’originale, anche se non prodotti secondo le specifiche tecniche e gli standard di produzione della casa madre del veicolo. In sostanza il Regolamento conferisce ai ricambi equivalenti esattamente la stessa dignità di quelli originali.
A partire dall’entrata in vigore del decreto Monti il mercato dei ricambi veicoli industriali equivalenti ha visto infoltirsi le file degli acquirenti che di fronte ad una scelta più vasta hanno la possibilità di rivolgersi a quella che ritengono più conveniente o più vicina alle proprie esigenze.
Tuttavia se da un lato il consumatore finale, sia esso professionale (autoriparatore) o privato ha visto ampliarsi la gamma di possibilità a sua disposizione, dall’altro i negozianti hanno molto spesso approfittano della situazione omettendo agli acquirenti la provenienza dei ricambi veicoli industriali.
Il punto è che l’acquirente deve essere informato se il componente è originale, equivalente o lowcost, mentre quasi mai viene fatta una differenziazione approfittando dell’impreparazione del consumatore. Si tralascia di informare l’autoriparatore o l’utente finale che il prodotto montato non è utilizzato dalla casa madre del camion (non è quindi un ricambio originale).
Il camionista ha il diritto di sapere se gli viene montato un fanale Hella o un fanale D-Lite, ovvero se viene montato un fanale prodotto in oriente e non identico a quello montato dal primo impianto! Possiamo sapere quanto costa uno e quanto l’altro per decidere se vogliamo risparmiare con un prodotto alternativo? Possiamo sapere quali sono e quanto costano le alternative tra ammortizzatori, parti di carrozzeria o di illuminazione, ecc.?
Nella speranza di aver tolto qualche dubbio agli autotrasportatori e di aver gettato luce nel mare di confusione terminologica, invitiamo riparatori e trasportatori a rivendicare il proprio diritto a conoscere che tipo di ricambi sta acquistando.