È ufficiale: sciopero autotrasporto confermato
Lo sciopero autotrasporto si terrà. La revoca di Unatras e Anita non è stata accolta dalle altre associazioni, dunque molti autotrasportatori, a partire dalla mezzanotte di Domenica, si fermeranno. A proseguire la protesta sono le associazioni Aitras Trasportunito, Assiotrat, Assotrasport, Azione nel trasporto italiano e Movimento autonomo trasportatori, che si uniscono allo sciopero dei Forconi, il gruppo di aggregazione siciliano che rappresenta camionisti, agricoltori e disoccupati.
La scissione ha scatenato una “mare” di polemiche. Il segretario nazionale di Conftrasporto, associazione che aderisce a Unatras, ha preso la distanze da chi parteciperà allo sciopero autotrasporto di Lunedì, scagliandosi soprattutto contro Trasportounito che è l’unica associazione di maggioranza che non ha abbracciato la revoca, insinuando che le motivazioni dello sciopero autotrasporto non siano le rivendicazioni della categoria, che tra l’altro sono state in parte accordate dopo l’incontro al Ministero dei Trasporti, ma solo la ricerca di visibilità. Il segretario Russo si dice preoccupato dai disagi che il blocco dei trasporti potrebbe creare, perchè ad unirsi a Trasportounito sono gruppi di minoranza che egli considera eversivi.
La revoca allo sciopero autotrasporto è stata invece accolta da Fita-Cna e il presidente Cinzia Franchini si è unito alla critica di Conftrasporto. Secondo la Franchini, a seguito degli accordi tra il Ministro Lupi e le associazioni le quali hanno ottenuto importanti concessioni dal governo, chi “intende proseguire forme di protesta caratterizzate, almeno negli annunci, da toni esasperanti che istigano inconsapevoli e purtroppo anche sofferenti imprenditori a manifestazioni violente, va condannato”.
Il Presidente di AITRAS, Salvatore Bella, che considera l’adesione di migliaia di aziende di autotrasporto su tutto il territorio nazionale semplicemente l’espressione del legittimo diritto di manifestare e protestare, ritiene che le critiche di Unatras e associati siano parte di un mero programma diffamatorio teso a dimostrare di essere i rappresentanti della maggior parte degli autotrasportatori. Bella lascia intendere che la decisione di continuare la protesta nasce proprio dal desiderio di prendere le distanze da associazioni che finora non sono riuscite a contrastare il fallimento e la crisi che ha sfiancato migliaia di aziende, nonostante i finanziamenti stanziati dal governo durante questi anni. Bella assicura che lo sciopero autotrasporto si svolgerà in toni pacifici e democratici senza assumere forme violente o eversive, come insinuato dalle categorie che non vi partecipano.
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